di Giulio Simeone
Santa Marinella, 20 dicembre 2023
Oggi ho assistito a una partita di calcio incredibilmente ricca di emozioni. Inter, Juventus, Milan? Macchè. Io, pur seguendo le vicende della serie A con attenzione, non mi sono mai abbonato alla pay TV per scelta. Ogni due settimane circa vado invece a seguire dal vivo le partite della squadra del mio paese, il Santa Marinella 1947, che nel girone A della Promozione del Lazio occupa il 5° posto, detenendo però di gran lunga il miglior attacco.
Anche contro la Sorianese, 3° nel girone, la mia squadra non si è smentita e alla fine del primo tempo era già in vantaggio per 3 – 0 grazie a una doppietta del forte e fantasioso attaccante italo-ivoriano Giuseppe Tabarini. Nel secondo tempo però, come purtroppo le era già successo in altre due recenti occasioni, ha un incredibile calo e consente alla squadra ospite addirittura di portarsi in vantaggio per 4 – 3. Tutto finito? Macchè, la squadra di casa decide che questa volta non può finire male e prima al 90° Cuomo pareggia i conti, poi al 98° sempre Tabarini sigla il definitivo 5 – 4 infiammando la tribuna, composta in buona parte da spettatori anziani ai quali sarà tornata alla mente la famosa Italia – Germania 4 – 3 del 1970.
Ho scritto questo articolo anche per dire che in una società che ci offre sempre più tentazioni di restare incollati a uno schermo, adesso anche con la cosiddetta “intelligenza artificiale”, è bene invece uscire di casa e vivere le situazioni dal vivo. Sicuramente chi vede una partita da casa si perde le trepidazioni dei tifosi, le loro manifestazioni di giubilo, le loro imprecazioni e battibecchi spesso esilaranti, e ciò si può applicare a moltissime altre situazioni della vita.