OTTO GRANDI CANZONI DEI POOH

I Pooh in concerto: da sinistra Red Canzian, Roby Facchinetti e Dodi Battaglia
I Pooh in concerto: da sinistra Red Canzian, Roby Facchinetti e Dodi Battaglia

 di Giulio Simeone

Roma, martedì 29 dicembre 2015


Il gruppo musicale dei Pooh, nel corso della sua cinquantennale carriera costellata di successi, ha prodotto numerosissime canzoni. Io ho scelto e messo in ordine quelle che mi hanno trasmesso le emozioni più intense, e per ciascuna di esse ho aggiunto un video e un piccolo commento. Naturalmente quella mia è una graduatoria puramente personale, la sensibilità musicale può variare anche molto da persona a persona, e inoltre le canzoni prodotte dai Pooh sono centinaia, può benissimo essermene sfuggita qualcun’altra degna di nota!

 1. Uomini soli (1990). Come abbiamo spiegato in modo approfondito in quest’articolo, questa canzone vuole essere un messaggio di incoraggiamento per tutti gli uomini che sono rimasti da soli: prima elenca tutta una serie di motivi, tutti molto plausibili, per i quali un uomo può ritrovarsi da solo, e poi invoca in modo accorato il “Dio delle città” affinchè aiuti uomini e donne a ritrovarsi.

 

 2. L’aquila e il falco (2010). Canzone ispirata ad una leggenda medievale. Attila fa una scommessa con la Morte: un’aquila ed un falco si sfidano a chi vola più in alto e, nel caso di vittoria del falco, Attila resterà prigioniero della Morte. Per fortuna di Attila, l’aquila ed il falco finiscono per volare fianco a fianco e quindi egli può, sia pur temporaneamente, restare su questa terra. Nel video la spettacolare esibizione al Castello d’Este con Red Canzian grande protagonista.

 

 3. Chi fermerà la musica (1981). Il video, piuttosto movimentato, fa vedere il quartetto che continua a suonare imperterrito in diversi scenari e nonostante mille avversità, come il carro attrezzi che porta via la macchina oppure una ruspa che li vuole travolgere. Si noti lo scambio di strumenti tra i quattro. Le frasi sono spesso oscure e prive di senso compiuto. Molti videro in questa canzone una polemica contro certe amministrazioni comunali che osteggiavano le tournèe dei Pooh.

 

4. Tanta voglia di lei (1971). Il senso di tale canzone è invece molto chiaro: un uomo ha fatto del sesso con una donna e, pur ringraziandola con parole gentili per il “servizio” ricevuto, le dice che deve tornare dalla sua compagna che lo sta aspettando e la lascia lì, ancora calda e trepidante. Così come “Uomini soli” cerca di rincuorare i single, questa canzone cerca di riabilitare, quasi di nobilitare, gli uomini che tradiscono, che costituiscono anch’essi una vasta platea …

 

5Dammi solo un minuto (1977). Questa canzone parla di un ragazzo che ha capito che l’amore con la sua donna è giunto ad una conclusione. Pur soffrendo, accetta la fine della storia, ma tuttavia chiede ancora un minuto per parlare, e sotto sotto spera che i minuti diventino 2, 3, ecc. Ancora una volta i Pooh si mostrano empatici nei confronti di una situazione comunemente vissuta dagli uomini, cioè quella di una separazione amorosa dura da digerire.

 

6. La casa del sole(2008). Suggestivo video girato nella maestosa Abbazia di San Galgano, a Siena. La musica è quella della famosa canzone degli Animals “The house of the rising sun”, l’interpretazione dei Pooh è molto sentita ma le parole sono completamente diverse da quelle della canzone americana.

 

 

7. Pensiero (1971). La storia di un detenuto che, non avendo nessun mezzo per comunicare con la sua donna, chiede al suo pensiero di fuggire dalla cella, allo scopo sia di raccontarle la sua innocenza, sia di sorriderle ed accarezzare la sua pelle. La canzone è molto famosa e il ritornello “Non restare chiuso qui … pensiero” lo si sente cantare anche a distanza di anni.

 

 

8. La mia donna (1984). Questa canzone parla di una donna che praticamente era la donna ideale, che sapeva comprendere, accudire, consolare, e anche cucinare, la quale ultima cosa certo non guastava. Però, anche a causa di un tradimento, adesso è finita, e provoca nell’uomo parecchi rimpianti. Ancora una volta, la canzone è studiata per toccare le corde di un vasto insieme di uomini, quelli che rimpiangono le proprie ex.

Scrivi all’autore

Giulio Simeone

Pubblicato da Giulio Simeone

Giulio Simeone si è laureato in Matematica all' Università di Roma Tre nel 2002, e successivamente ha svolto svariati tipi di professioni. Quelle coltivate in modo più approfondito sono quelle del programmatore, del giornalista web, del traduttore e dell' imprenditore turistico. Da tutte queste professioni, in buona parte interconnesse fra loro, ha ricavato grandi soddisfazioni. Parallelamente a esse, ha coltivato la passione per le lingue straniere: conosce bene l' inglese e lo spagnolo, e se la cava con il francese. Il suo indirizzo e-mail è [email protected].

Secured By miniOrange